ISTITUTO  MANZONI
RELAZIONE FINALE

DOCENTE: GRAVANTE AMALIA

 

 

L’alunno da me seguito è affetto da “DIFFICOLTA’ DI INTEGRAZIONE NEL GRUPPO DEI PARI, DIFFICOLTA’ DI ADATTAMENTO ALLE REGOLE DEL CONTESTO; DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO SCOLASTICO .Nel corso dell’anno scolastico,  l’alunno è riuscito ad inserirsi proficuamente nel gruppo classe ben interagendo con i compagni, con i quali ha relazionato in modo vivace ed amichevole.   Sul piano disciplinare è stato sempre responsabile e corretto, anche se superficiale nei suoi impegni; non è, infatti, in grado di mantenere per tempi sufficientemente prolungati un’adeguata concentrazione, è influenzabile da ogni tipo di stimolazione esterna, si distrae con facilità e deve essere continuamente stimolato ad un’attenzione maggiore. Si sono utilizzate strategie educative che hanno stimolato l’attenzione e gli interessi dello studente ai fini del PEI. Si è cercato di garantire un ambiente prevedibile e sicuro preparando in anticipo il ragazzo ad attività speciali evitando  preoccupazioni  ossessive .Il contesto scolastico  tutto ,si è impegnato per un atteggiamento di sensibile attenzione alle specifiche difficoltà dell’allievo per stimolare la sua autostima ed evitare frustrazioni attraverso l’attivazione di particolari accorgimenti. Anzitutto le relazioni tra le figure   dell’istituzione scolastica   si sono attivate per:

-Creare un clima sereno e calmo nel rispetto della diversità;

-Assicurare un contesto relazionale ed educativo volto al benessere dell’alunno;

-Mettere in atto e stimolare l’instaurarsi di relazioni interpersonali basate sul dialogo, stima e rispetto nei rapporti docente/alunno scuola/famiglia;

-Programmare congiuntamente (fra gli insegnanti curricolari ,di sostegno e le altre figure di supporto) ed in maniera rigorosa le attività didattiche ,con una  precisa definizione delle procedure di valutazione, di gli obiettivi, dei contenuti e delle metodologie di lavoro.

-Coinvolgere attivamente i compagni nella gestione dell’integrazione scolastica del ragazzo . La risorsa compagni ha rappresentato, infatti, una condizione essenziale per far si che si verifichi una reale inclusione in grado di travalicare anche i confini scolastici. Il dirigente Scolastico ha predisposto, invece, adeguate misure organizzative  per realizzare forme efficaci di relazioni con i soggetti coinvolti e con quelli deputati al servizio per l’impiego e con le associazioni. L’insegnante di sostegno ha  gestito i rapporti con la famiglia, costruendo un legame di fiducia e interscambio.  L’alunno è stato seguito nel suo percorso formativo in tutte le discipline, cercando di coinvolgerlo e di interessarlo attraverso una serie di attività finalizzate al miglioramento delle abilità e all’accrescimento delle conoscenze. L’attività didattica è stata programmata in modo da incrementare il livello di difficoltà, tenendo sempre sotto osservazione le risposte dell’alunno, dando i necessari rinforzi positivi e cercando di cogliere e di evidenziare gli aspetti migliori delle sue prestazioni, per gratificarlo ed accrescerne l’impegno e la motivazione.